Buongiorno choombatta! Qui è Jack Burton del vecchio Pork-Chop Express
e come sempre i suoi consigli sono preziosi,
specialmente nelle serate buie e tempestose.
Ho fatto sosta in sede per ingollare un paio di birre e ne approfitto per estrarre dalla sua fornita teca "Shogun" (Shōgun)
nella edizione Ravensburger del 1979. Vi presento quindi un classico tattico a pedine per due giocatori,
dove lo scopo è "minacciare di presa" la pedina principale avversaria (lo Shogun).
Una semplificazione degli scacchi dove il Re avversario dev'essere messo nella condizione di non poter fuggire,
e quindi, di arrendersi (never give up!).
In Shogun le pedine non "saltano", non muovono in diagonale e non possono scavalcare.
La peculiarità di questo gioco la troviamo nella sua totale imprevedibilità
poiché le pedine si spostano sempre in modo diverso, a differenza degli scacchi
dove il movimento obbligatorio delle pedine offre una "stabilità" tattica.
Infatti il tabellone di gioco, suddiviso in caselle,
è magnetizzato e le pedine dispongono di un disco in metallo rotante che indica numeri da 1 a 4 (oh yeah baby!).
A ogni mossa la pedina cambia automaticamente la sua capacità di movimento per il turno successivo.
Questa totale imprevedibilità di fatto limita quasi completamente la possibilità di produrre uno schema di gioco
perché bisogna attaccare e difendersi nello stesso tempo (o.m.G!).
Regole semplicissime per questo passatempo che non è certamente il gioco definitivo,
ma è meno banale di quanto sembra. In buono stato lo si può trovare sulle 15 euro.
Vi aspetto per provarlo e partecipare al torneo dedicato!
A risentirci al prossimo collegamento, e come dice sempre il vecchio Jack Burton: "Adesso basta".